Che fatica !
Ogni giorno che passa mi fa capire
che mi sono buttato in un'impresa veramente impegnativa con una preparazione
dura e difficile da gestire lavorando.
Inizio a comprendere sempre di più quelli
che affermano che forse dopo una certa età bisogna dedicarsi a qualcosa di meno
impegnativo.
Non credo moltissimo nel fattore
fisico/età in quanto oggi sono molto più consapevole di quanto sto facendo
e su come lo sto facendo rispetto a come mi allenavo vent'anni fa ma devo
ammettere che il recupero e il tempo a disposizione sono con "vento
contrario".
Ormai parlo con tanti che si stanno
preparando all'Ironman e tutti sono simili nell'impegno che ci
dedicano ma devo anche dire che quelli che riescono meglio sono quelli che
hanno lavori part time o con orari ben definiti, divorziati o single perenni,
oppure che hanno una base sportiva e una predisposizione genetica molto forte.
Purtroppo non basta essere maniaci
nell'organizzazione della propria giornata perché la vita moderna ha
continuamente agenti influenzatori che s'inseriscono modificando qualsiasi
piano uno si sia fatto e non basta la volontà nel "dribblarli" in
quanto sono di numero maggiore delle buone intenzioni.
Esempio: la figlia si ammala e per
tre giorni se non hai una moglie o dei nonni che la vegliano sei fregato, ti
saltano tutti gli allenamenti. Si è vero puoi pedalare alle 5 del mattino su un
rullo in casa ma i vicini si stanno stancando dei criceti giganti che sentono
di sottofondo nel pieno del loro sonno. Tralascio il nuoto e la corsa che a
casa nella vasca...
Ho letto su un sito del nord Europa,
di un'associazione sportiva di Triathlon che in una loro pagina ha
inserito: "Se fosse facile si chiamerebbe football".